La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      sciatore, donò loro una casa e un fondaco di negozio in sant'Egidio, una strada in Arles, il castello della Torbia, la mela di Nizza, una parte pur di Marsilia, la meta delle dogane e il commercio esclusivo in tulli i suoi porti. Una prodigalità cosi fatta3 che rimase in gran parte vuota di effetto, non ebbe espresso compenso; nè sapremmo conghietlurarne altro motivo se non il desiderio di tirare nei suoi porti tutto il traffico di Genova con la Francia, e la persuasione che dipendesse da quello la loro prosperità.
      XIII. Commercio con Tripoli e Tunisi.
      Così fra gli altri stessi potentati dell' Affrica avendo l'emir di Tripoli acconsentito alla residenza di un console genovese e alla libera estrazion delle merci sotto il dazio di un dieci per cento C1), l'emir di Tunisi si affrettò di trattare simile accordo, e fu contento del cinque. La pesca del corallo godè la stessa riduzione.
      XIV. Con Marocco e i regni della Spagna.
      Fecero ancora di più il re di Marocco sopra la costa occidentale dell'Affrica, e all'opposto continente il re di Siviglia; chè avendo i Genovesi Cacciato da Ceula un emir troppo infesto alla navigazione, anziché risentirsene come Maomettani e vicini ambedue, inviarono, abbondanti provvisioni alla nuova colonia genovese, e le promisero di ben vicinare. Tanta è l'estimazionet riflette a
      (I) ArchiV. segr. della Repubblica.
      Di


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Quarto
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 313

   

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