La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
50 DISCORSO PRIMO 31
piraterie che in ogni tempo han diffamati i mari della Grecia. Essi non erano men di dugento. Finalmente è cosa certissima che i bisanzi e gli iperperi, monete greche d'oro e d'argento, si spendevano in Genova prima che si battessero genovine, cioè prima dell'anno n3g,e continuarono ancor lungamente affine di agevolarne i conti, i traffici, i noli e le convenzioni. Ne'prin-cipii del secolo XIII, non che prosperasse, scemò il commercio con l'imperiale città, quando l'occuparono i Francesi, i Fiamminghi e i Veneziani sotto colore di una crociata. Scemò il commercio, ma non perì del tutto. Poiché nel 1236 Azen re de'Bulgari avendo posto l'assedio per la seconda volta a Costantinopoli, i mercatanti genovesi erano ancor tanti, che uniti agli altri italiani aiutarono il famoso conte di Brenna a respingere il barbaro (*).
Nel 1238 eglino prestarono sea7'alcun interesse due mila quattrocento cinquantanove iper-peri aBalduino II, che oppignorò a'suoi creditori la santa corona di spine. Ma questi indizii disumerò e di opulenza erano un'ombra rispetto alla cagionata dal ritorno de' Greci in Costantinopoli.
XVIII. Progressi dopo la restaurazione del greco imperio.
Non sia chi si dolga di trovar qui ripetute parecchie cose narrate nel corso della storia; ci stu-dieremo di ripetere quelle sole che all'ordine e alla chiarezza son necessarie. In forza dunque
(I) Ducange, hUu de C. P., lib. II.
prosperità
Di
| |
Grecia Genova Francesi Fiamminghi Veneziani Azen Bulgari Costantinopoli Brenna Balduino II Greci Costantinopoli Ducange
|