La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO PRIMO
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XXI. Nell'Arcipelago.
INon è quindi molto discosto il confine dell'Arcipelago coli'Ellesponto, intorno al quale, a guisa di un argine galleggiante, sembrano in linea quasi retta disposte fra l'Europa e l'Asia tre isole di diversa grandezza, Thasos o Tasso prossimo alla città della Cavalla, Lesbo o Metelino sull'estremità opposta, e nel mezzo Lemno o Staimene. La prima, oltre all'antica celebrità delle sue uve e alla copia degli alveari, contiene alcune cave d'argento; e ba un seno ove si dà fondo con sicurezza. Stalimene produce la terra sigillata di soave odore, ricercatissima come potente antisettico in tutto l'Oriente. Metelino assai più grande dell'altre, patria della tenera Saffo e del savio Pittaco, abbonda di marmi, di vini, di armenti, ba due ottimi porti cbe divide immenso scoglio unito all'isola da un ponte di marmo (1). Su tale scoglio è posta la città capitale. Tutte tre quest'isole vennero in mano dei Genovesi; Stalimene per donazione di Michele Paleologo, Mete-lino per gratitudine dell'imperadore Calo-Giovanni alla famiglia de'Gattilusi, la quale regnov-vi sopra cent1 anni. 11 titolo della terza non ci è noto, quantunque sia certissimo il possesso, veg-gendosi ancora in più parti armi gentilizie e rovinate fortificazioni che la costante tradizione de-gV isolani attribuisce a'Genovesi (2).
(1) Du Cange, p. 274. La città capitale di Metelino o Miti-lene aveva un arcivescovo cattolico; Antisso ed Erosso erano città vescovili.
(2) Lettre» édif., II, 42 item. 391.
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