La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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città confinanti a due grandi imperii. Tanti Gè- • novesi vi tenevan negozio e da tempi sì antichi, che avendo le colonie ottenuto due posti nel maggior Consiglio di Genova l'anno 1257, uno di quelli fu dato a un mercatante di Kars. Cotal notizia è unica, ma importante; laddove ben molte se n'hanno intorno all'Armenia Minore, e però ne daremo un breve sunto. Quivi il mare bagna l'unico lato che i monti Tauro e Amano lasciano indifeso. Quivi trionfò Alessandro, e quivi Federigo Barbarossa diè l'ultime prove di ardimento. La perdita della Licia e della Frigia costrinse i Greci bisantini a ritirarsi da questi luoghi troppo disgiunti. Ma nel duodecimo secolo un signore armeno, illustre famiglia de'Pacracidi, ebbe il coraggio di fondarvi uno stato independente. Li-vone o Leon I suo figliuolo e successore ottenne da'sudditi il sopranome di Grande, da'papi il titolo di re, da Genovesi amistà e commercio. Costoro si posero da principio in Tarso, e in Sisi o Sebaste capo della provincia (*). Frequentarono poi con piena franchigia Lajazzo eh'è l'Isso antico, Gurco, Malmistra e simili porti della piccola Armenia, ove annodavasiil traffico della grande, confinante nella Persia, al Caspio e al mar Nero. Oltre che la parte bassa e piana del paese dava ottimo zafferano, mentre l'alta e montuosa produceva il prezioso legno del Brasile, molto acconcio a fabbricare navili, e buono, quando la coc-
(I) Lettre* édif., 111,66. M. Agostino Pareto, Considerazioni sulle ricch. de' Gen. ne' secoli XII, XIII, XIV, p. 236, nelle Mera, dell'accad. di Gen., voi. III.
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