La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
50 DISCORSO PRIMO 42
A. 1291. Enrico II favorì con diversi privilegi i Genovesi in Famagosta.
A. 1374* Dopo lunghi anni di amistà e di pace Pietro II, per colpa de'suoi zìi e tutori, entrò in guerra co'Genovesi; fu vinto e costretto a dar loro in deposito la città di Famagosta.
A. 138i. In virtù di un articolo della pace di Turino i Veneziani promisero a'Genovesi di non più 8'intromettere nell'emergenze di Cipri.
A. i383. Jacopo di Lusignano erede della corona per la morte di Pietro II suo nepote, cedè il pieno dominio di Famagosta a'Genovesi, che lo ritennero per novant' anni. E tanto basti di Cipri.
Zelo di religione più che desio di commercio spinse in Soria nell' XI secolo i Genovesi. Ma breve dimora ne svelò i pregii; le prime tregue coi Mosulmani riapersero le originarie comunicazioni dell'Asia coll'Europa; e i porti degli antichi Fenici furono popolati da Italiani. Il nuovo reame da'Crociati fondato in Gerusalemme ebbe un rapido incremento e una corta vita. I Genovesi vi ottennero col loro coraggio un terzo di Cesarea e di Assur, un quartiere a Gerusalemme, a Iafa, e col loro commercio si stabilirono in Antiochia, Laodicea, Tripoli, Berito, Sidone, Tiro e Acri. Il pregio di Assur era la forte sua situazione, di Cesarea l'abbondanza, di Iafa il suo porto comodo a*pellegrini che d'oltremare a visitare venivano la santa città. Antiochia, deliziosa metropoli de*re macedoni in Siria, era ancora al tempo delle crociate la sede di un ricco principato, come Laodicea una città assai mercantile. Oggi i due porti sono ingombri d'arena, e l'insalubre Ales-
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