La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
54 DISCORSO PRIMOcollina la chiesa della Pace, ove i cristiani tuttora perseguitati si congregavano a implorare un dono che Dio solo può dare. Il vescovo si chiamava Pertinace, secondo figlio, come par dimostrato, dell'ottimo imperadore di questo nome. Pertinace, da senator consolare, testimone o presago della morte del padre e dell'altro fratello, si era fatto cristiano. In progresso di tempo i fedeli piantarono all'intorno della piccola chiesa alcune case che andarono moltiplicando dopo la pace data al cristianesimo sotto di Costantino. Giustiniano ci volle i comodi orientali, terme, portici, teatri; e altri principi vi aggiunsero un cerchio di mura, avente i monti a tramontana, il golfo a meriggio, e due valli a levante e a ponente. Presso uno di questi valloni, probabilmente a ponente ove sbocca un fossatello, era il luogo di Greon, abitazione de'primi Genovesi che trafficarono in Costantinopoli. Era bassa, malsana e divisa con altri stranieri, sicché amarono di entrare in città, e duraronvi fino alia restaurazione de'Greci. Un articolo segreto della convenzione di Ninfeo col-l'imperadore Michele Paleologo donò finalmente a'Genovesi quello stesso sobborgo che un cittadino loro era stato il primo a popolare.
Vero è che dovettero atterrarne le mura, e che la guerra latina aveva già distrutti gli edifizi di Giustiniano. Ma l'industria e il commercio racconciarono tosto ogni cosa; ed ecco un' ocular descrizione di quel sobborgo verso la fine del secolo XV (I t. Sice, Galata, Pera son nomi quale più
(I) Pelr. Gyllii, Topograph., C. P., lib. II, c. 3. OggÌd\ si
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