La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      56 DISCORSO PRIMOe superbi edilìzi, che divide in mezzo una strada la più bella del mondo, dalla quale un solo sguardo abbraccia tre mari, il Bosforo, il golfo Ceratino e la Propontide, quindi il sobborgo di Galata, le verdeggianti colline di Costantinopoli, la Bitinia e il monte Olimpo sempre carico di nevi. Finalmente le due valli laterali sono tanta cresciute di abitazioni che sembrano da lontano unirsi con la città e formarne una sola. Qualora il greco imperio fosse ancora durato cent'anni, Pera diventava un'altra Costantinopoli.
      La sagacità dimostrata dai Genovesi nello scegliere un luogo sì opportuno non fu meno evidente negli acquisti che fecero di là da quel luogo. L'imperadore Cantacuzeno permise loro con patto segreto di fabbricare un castello per banda sopra due ripe scoscese presso alla sboccatura del Bosforo, ov'egli si ristringe talmente, che gli an--tichi le appellarono serrature e chiavi del mar Nero. 11 castello di Europa è in polvere, ma quello d'Asia ha tuttavia due torrioni a difesa della porta esteriore, e vi si veggono l'arme lor nazionali con l'anno alquanto corroso in che le scolpirono (!). Al tempo antico vi era un tempio di Giove. Entrando poi nel mar Nero acquistarono a sinistra Costrice (2) che è forse il Costriz moderno o Castro nuovo, non lungi da Varna e da Tomi, ove l'esule Ovidio vergò le sue tristi elegie. Da questo luogo marittimo ei s'inoltrarono
      (1) V. Gcn. Andreossy, Constant, p. 380.
      (2) Ved. Origine delle famiglie nobili di Genova, MS.,


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Quarto
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 313

   

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