La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO PRIMO 57
coi traffici nella Valacchia e nella Moldavia» In prova di che lo Starosta di Ciarnuz narrò l'anno 1762 all'esimio matematico Boscovich (l) avere egli veduto in Suciava, antiea metropoli della Moldavia e nelle sue vicinanze, ben trenta chiese che nelle loro rovine serbavano ancora molte inscrizioni di Genovesi, oltre un castello non guari lontano, rovinato ancor esso, con l'arme chiare e lampanti di Genova.
Non lungi da Gostriz si scarica nel mar Nero il Danubio, scendendo dall'Ungheria. Pericoloso riesce il navigarvi, e nocivo è il clima. Nondimeno i Genovesi penetrarono dentro alle sue vaste foci, e indi a pochi anni edificarono un castello con torrioni all'intorno presso il lido di Chilia-vecchia ove si pescano quantità di storioni. Dalle bocche del Danubio passaron al Dniester, che vien di Polonia 45o miglia lontano da Costantinopoli. Poco al di sopra della sua foce si trovano un lago, un promontorio, e alle sue falde la città di Acker-nnan. Vi sono dei laghetti all'intorno pregni di sale; la pescagione vi è abbondante, l'aere sano e temperato, di modo che la vite vi prospera e dà ottimo vino. Ma il pregio maggiore consiste nell'endiche dei grani polacchi. Fu dunque adocchiato un bel poggio eli sopra la città, e compro l'assenso di quei rozzi popoli per farvi mercato, abitazioni, fortezza e un libero passo al fiume. I viaggiatori ammirano ancora gli avanzi del castello e la sua larga fossa.
(1) Rag. Gius. Boschorich, giornale di un yiag. da C. P. in Polonia, pag. 127.
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