La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
81 DISCORSO PRIMOquanto l'arte può fare, alla bontà di a4 carati, avente il peso 77 grana circa di Genova, 72 di Firenze, e corrispondente al valor d'una lira, minore assai dell'antica. Fu ancora questo ragguaglio incostante. L'anno i4oo era già salito a soldi a5. Trentotto anni appresso crebbe fino a 4o, e ristettevi fino al i48o. In tutti gli stati di Europa accaddero consimili alterazioni. Più recenti notizie non sono del nostro istituto; basta accennare che stampossi di poi lo scudo d'oro, indi il zecchino inferiore d'un sol grano al fiorino, e finalmente a di nostri la bella moneta che dal suo valore in lire fu detta da novantasei, avente 22 carati di fino, e 55o grani di peso, i quali presso a oco equivalgono, compensando il peso con la ontà, all'oro contenuto nell'antiche genovinedi un'oncia.
Non è da tacere che in molte comuni e feudi della Liguria si stamparon monete di vario metallo, peso e bontà; ma che in una convenzione cogli Àlbinganesi dell'anno 1255, il di 22 di luglio, fu stabilito non si spendesse altra moneta da Monaco a Porto-Venere, se non la battuta e stampata in Genova. Saranno seguite altre convenzioni men note con altri comuni al medesimo effetto.
XLV. Prezzi assoluti e comparativi.
Veduto quanto le antiche lire di Genova rappresentavano più oro che le presenti non fanno, si dilegua ogni maraviglia all'udire come la mina del grano Lombardo valeva nei secoli XII e XIII nove 0 dieci soldi all'incirca, il barile dell'olio Sebba, T. IV. 6
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