La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO PRIMO 87
astri e di quella siella principalmente la cui apparente immobilità sul polo artico le meritò dagli antichi il nome di stella polare e di guida dei naviganti. Onde la navigazione lontana cessava quasi del tutto dal mese di novembre alla metà di febbraio, quando le notti sono più lunghe e i dì più nebbiosi. Che se faceva mestieri di navigare anco l'inverno, si drizzava la prora da una punta all'altra, e prendevasi ogni sera porto. Le quali avvertenze usavano pure nell'altre stagioni i legni più piccoli e le conserve più numerose.
Nobilissima parte dell'arti nautiche è la militare. Or quanto valessero in quella i Genovesi, lo provarono spesse volte vincendo. La storia ha notato gli ordini di battaglia più consueti. Talvolta si disponevano a cerchio, tal altra a guisa d'arco, non di rado in triangolo. Legavansi l'un navilio colPaltro, o s'incatenavano co'contrarii; volteggiavano in alto mare, o stavano all'àncora presso una piaggia coperta di macchine da guerra. Da lontano traevano sassi, verrettoni, fuochi artificiali, arena, sapone e morchia d'olio; da vicino si urtavano cogli sproni delle prore, e dopo le prime percosse aggruppati e stretti bordo a bordo combattevano di pie fermo colle lance, le spade e le balestre. Usavano molti stratagemmi, e fu celebfatissimo quello di Rinieri Grimaldi ammiraglio nel i3oi di Guglielmo conte d'Olanda (l). Era uso costante nel mar Germanico di legare insieme le navi affine di assicurarsi contro alle maree. In quest'ordine Guido Dampierre ceti) MorUot, Orbi* marit., lib. II, 13.
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