La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
102 DISCORSO PRIMOpiù vasto venne sostituito al naturale, necessario alla crescente popolazione. Roma fu imitata l'anno 1278 nella fabbrica di un acquidotto, il quale passa due volte da montagna a montagna sopra due ponti-canali alti centoquaranta palmi e lunghi quattrocento sessanta, Per tal modo le vette dell'Appennino tramandano un'acqua limpida e sana nelle vie della città, nelle case e fino all'altezza de'settimi piani (*). Quasi nel medesimo tempo i sobborghi si sono ampliati, i castelli di Portovenere e di Chiaveri edificati, due cittadelle sovraposte a'popoli inquieti, e le colonie di Pera e di Caffa fortificate in modo da non paventare Tartari o Greci. Queste son cose magnifiche a vedersi; ma niente può agguagliare lo spettacolo delle navi, che vengono e vanno continuamente, cariche di merci preziose o di bellici apparati, per rifornire e signoreggiare da levante a ponente il mar Mediterraneo e il mar Nero.
LVI. Vie pubbliche.
Fra l'opere grandi di quest'età non si possono connumerare le strade. Le vie Postumia ed Emilia erano state in prova guastate per impedire ai Goti, a'Longobardi e a'Saracini di Luni e di Frassineto l'accesso. La qual cosa avea riconfermata la vecchia opinione in Liguria, che allora l'indipendenza nazionale saria distrutta, quando le strade di lei sarebbero agevoli e piane. Però non rimaneva d'antico che la scesa d'un monte chiamata la Foce presso la Spezia, un tratto assai
(I) Ved. Annoi. VII.
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