La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
105 DISCORSO PRIMObarile, ogni mercanzia all'entrala o all'uscita quattro denari per libbra. Tutte le imposizioni indirette si davano in appalto, o, come dicevasi allora, si vendevano per un certo tempo. Negli anni ii49> a effetto di pagare le spese dell'assedio di Tortosa in Ispagna, quelle dieci gabelle che per le prime nominammo di sopra furono vendute dai consoli nella canonica del duomo per anni quindici al prezzo di lire 25oi, equivalenti in quel tempo ad altretante once d'oro; così ha il libro autentico de'giuri della Repubblica. Nel 1293 quando l'oncia d'oro valea quattro lire, la dogana fu appaltata per lire quarantanovemila l'anno, la gabella del sale trentamila, tulle l'altre insieme sessantamila. La colonia di Pera, secondo uno storico greco, fruttava dugentomila bi-santini d'oro, probabilmente perchè in essa sgorgavano i dazii dell'altre colonie; e l'isola di Corsica pagava una lira per fuoco, il che doveva importar per lo meno 25 mila lire. Se si sommano insieme questi diversi articoli, e si fanno i ragguagli indicali di sopra per calcolare se non il vero valore, almeno il peso e la bontà delle monete, ne risulterà che la rendita ordinaria della repubblica nel detto anno 1293 montava a 76,000 oncie d'oro. Cinquantasei anni addietro era di
sole 9434 0).
(j) Inslr. Job. Vegii, A. 1237 die nona apv. Ivi i pub. ®lici introiti vengono determinati per quell'anno in lire 27,359. •oidi li al ragguaglio di soldi 58 per oncia d'oro, come allora correva.
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