La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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DISCORSO PRIMOLIX. Progressi nelle lettere e specialmente nella poesia.
Quando le ricchezze sono congiunte alla virtù militare, elleno sogliono accendere negli animi di chi le possiede una certa attività che li fa percorrere a'lor coetanei e pervenire ad ogni specie di gloria. Già da tempi più antichi la Liguria vantò un fervido oratore in C. Elio Stalene nemico di Cicerone, uno storico accurato in Pompeo Trogo, probabilmente un frizzante satirico in A. Persio Fiacco (I), un imperator letterato in P. Elvio Pertinace, un agiografo ingegnoso in Aratore, che dedicò la sua storia apostolica in versi a papa Vigilio. E similmente appena dopo i secoli barbari spuntava l'aurora della letteratura moderna, quando parecchi Genovesi composero versi in lingua provenzale, ch'era in quel tempo la lingua di moda, come oggidì la francese.
Folco figliuolo di un mercatante genovese stabilito a Marsilia fu il primo degl' italiani a scrivere in versi provenzali. La bella Adelasia di Barrai visconte di Marsilia lo avea trasformato in poeta, amante e cortigiano. Egli fu caro a Raimondo V conte di Tolosa, ad Alfonso IX re di Castiglia e a Riccardo II re d'Inghilterra. Pentitosi degli error giovanili si rendè monaco, e di-
(I) La tarda cronaca di Eusebio e una vita anonima di Persio lo dicono natio di Volteya. Ma fu di Luni secondo l'Aprosio e il Massa, principalmenle fondandosi sui versi da noi citati nell'annot. II del terzo libro r Mihi mine Ligtis ora intepet, hibernatque meuni mare. Le dissertazioni loro si trovano appiè del Soprani (Scrittori Liguri), e le ha confortate di nuovi argomenti il dotto autore della Storia Lettcr. delle Liguria, T. I.
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