La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
108 DISCORSO PRIMOvenza, Perei valle Doria governatore d'Avignone per Carlo I re di Napoli, e Orso notaio, il quale celebrò in esametri latini le geste de'suoi nazionali contro Federigo II. In lingua italiana un Paganino di Luni o di Sarzana scrisse con tal purità, che meritò luogo in una raccolta di poeti antichi, annoverata ne* testi di lingua dai primi accademici della Crusca. 11 dialetto genovese ebbe pure in quel secolo un poeta. Cotale dialetto è in massima parte un italiano più copioso di suoni, d'accenti e di voci troncate, più vago di tralasciare le lettere aspre e di scambiare le somiglianti, ricco di dittonghi alla greca, e misto in fine a molti'vocaboli di antichissima origine, o usali da'popoli co'quali si aveva più traffico, Lombardi, Provenzali, Spagnuoli, Arabi e Greci. Men dolce n'è la pronunzia e ?neno aperta che in altri dialetti d'Italia, ina più varia assai, onde adoperato non come grego alla foggia de' verseggiatori moderni, ma come favella di consoli e di ammiragli, ha grandissima forza ed evidenza. Così adoprollo un anonimo contemporaneo celebrando le navali vittorie degli anni 1293 e 1294. Eccone una strofa che solo distinguono dall'uso comune gli spessi dittonghi, e dannole più brio.
Quelli se levati lantor Quelli si levavo allorCome leon descadenao Come leone scatenato
Tutti criando, a lor, a lor... Tutti gridando, a lor, a lor... Ben fé meste l'ermo in testa, Ben fe'meslier l'elmo in testa, Sì era spessa la tempesta j Sì spessa era la tempesta; L'aere parewa anuwelao... L'aere pareva ottenebrato...
(I) Poco avanti di pubblicare quest'opera trovammo si preziosa notizia nella storia anzidetta.
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