La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
111 DISCORSO PRIMO
è il solo dopo il romano, che vanti annali di quasi due secoli, scritti da coetanei. Sono costoro in numero di ventitre,la maggior parte notai e cancellieri della Repubblica,oltre ad alquanti nobili e consolari, un Demarini, un Doria, il marchese di Gavi e il celebre Gaffaro, il quale essendo il piìi antico, ha così oscurato il nome degli altri, che si conoscono generalmente col solo nome di suoi continuatori. Cominciano essi annali all'anno 1100, e finiscono col 1294 (*). Pare che negli ultimi sei anni del secolo decimoterzo, gloriosissima età dei Genovesi, nessuno avesse tempo di scrivere,perchè tutti erano intenti ad operare.
Havvi moderni scrittori i quali contendono al CafFaro il pregio sommo dell'imparzialità, appunto perch'e'non sono parziali della sua nazione. Non così Lodovico Muratori esempio di sincerità, di critica, di dottrinaci quale nella sua prefazione alle cronache del CafFaro,lo chiama scrittore gravissimo, e ne'suoi annali d'Italia emenda tratto trattogli errori,e i dispareri concilia d'altri scrittori meno informali o meno sinceri. Conferma un tale giudizio il Tiraboschi, altro lume dell'italica erudizione, notando (2), che lo stile del Caf-faro con la medesima sua semplicità ci dà un pegno sicuro della verità de' racconti. La lingua di questa collezione è latina, Io stile conforme alle persone e a'tempi, in guisa che ne'cancellieri trovi più copia di parole, ne'consolari più dignità; e dall'un secolo all'altro osservi notabile mi-
di Vedi Annot. Vili. (2) T. Ili, lib. IV, 324.
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