La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
112 DISCORSO PRIMOglioramento nella scelta de'vocaboli e nella corre-
zion delle frasi.
LXI. Nella Teologia e nel diritto ecclesiastico.
In lutto il trecento Genova non ebbe storici coetanei ; ma non mancarono mai i teologi. Un vero portento fu Paolo da Genova (I); il quale privo di vista sin dall'infanzia riuscì nondimeno uno de'più dotti e più operosi monaci di Monte Cassino negli anni primi del XII secolo. Se le ti-gnuole non hanno ancor roso i manoscritti che egli legò morendo alla biblioteca del suo monastero, vedremmo ben volentieri uscirne alla luce la storia di una pubblica disputa fra teologi greci e latini alla presenza dell' imperadore Alessio Comneno.
Dotto in teologia e in diritto ecclesiastico era per certo quel Tedisio di Cammilla canonico della metropolitana di Genova il quale nell'anno 1210 adunò un concilio nella villa di sant'Egidio. Innocenzo HI gli aveva delegata la causa di Raimondo VII conte di Tolosa, accusato di eresia e di sacrilego omicidio. Trattavasi già d'interdire a'suoi sudditi ogni commerzio con lui, quando egli avvilito si appresentò al concilio (2), e sperando destare pietà, si mise a spargere un diluvio di lagrime. Stomacò tanta dappocaggine il legato; di maniera che ricercati tosto i pareri, proferì la scomunica con questo passo della Scrit-
(I) Petri Diacon. de viris illustr. Casinen. 36. S. R. I., tom. IV. (2 Raynald I, 297.
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