La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      DISCORSO PRIMO 115
      fu il domenicano Anselmo della slessa città, entrato nell'Ordine quando morte rapivagli il suo fondatore. Anselmo era uno di que'dotti biliosi, i quali tollerare non sanno opinioni contrarie alle proprie. Però avendo compilate maturamente le regole e costituzioni del Santo Ufizio di Genova. presentolle al governo l'anno ia56 con ingiunzione di farle trascrivere nel libro degli statuti e capitoli della città, conforme a un antico decreto d'Innocenzo III pubblicato in Viterbo (O. Opporgli che l'atto risguardava le terre della Chiesa soltanto, fu indarno. Maggiore insistenza e nuovi rifiuti, fin eh'esso fulminò una scomunica. Appellossi al pontefice allora regnante Alessandro IV, il quale annullò la censura, ma volle la trascrizione, che all'arbitro zelante della ' pace co'Veneziani non si potè negare. 11 primo a comparire dinanzi al Sant'Uffizio dopo quel convegno fu certo maestro Luchino sospetto o convinto di società co'Patereni ch'era l'eresia di moda, benché in sostanza vecchissima, avente per base il ridicolo dogma di due supremi ed eterni principi*!, l'uno all'altro contrario. Non tortura nè morte, usitatissime pene, ebbe il reo, ma bando e confisca de'beni. Di poi o l'eresia s'estinguesse, o si temperasse l'inquisizione, troviamo memoria d'altri inquisitori, non d'altre confische. E ne'tempi appresso si richiedeva il voto di due senatori per l'esecuzione delle loro condanne.
      fton si può negare che i Domenicani del secolo XI II superarono tutti gli altri ordini in dottrini) De Marlene, IV.
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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Quarto
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 313

   

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