La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      120 DISCORSO PRIMOQuanto è alla ragion civile, già si disse (l) che da principio era a scelta d'ognuno la legge sotto cui vivere ed essere giudicato, fosse romana, longobarda, salica, o burgunda. Le quali cose ri-chiedevan ne' giudici uno studio estesissimo e quasi impossibile, se non l'avesse ristretto una maggior semplicità di costumi. I gradi ordinari n'erano questi: studio elementare in patria; studio in Bologna, ove fiorirono i primi maestri delle Pandette; ammissione al collegio de'savii; promozione a'consoli de'placiti, che spesso ancora imparavano la nautica e comandavano armate. Fra i contemporanei del Caffaro, quel parco lodatore distingue i consoli dell'anno n63, Corso di Serra, Otlobono, Oberto Cancellano e Ugo di Baldissone, facendone questo nobile elogio: « Può dirsi con verità, che il nome de'con-?» soli genovesi sopra quello risplende di tutti i n loro vicini nell'augumento della repubblica, e «nel dare sentenze scevre d'odio e d'amore ». La fama de'savii genovesi si diffuse per tutto. IXon è però maraviglia se verso gli anni 1245 Federigo il elesse gran giustiziere del regno di Napoli Andrea Cicala, uomo non men prode in guerra che rigido e dotto in criminale, e se nel 1256 Alfonso il Savio re di Castiglia volendo dare al suo popolo un codice civile, chiamò a compilarlo un Genovese per nome Giacomo Pagano, il quale lo stese in sett'anui, a detta degli Spagnuo-li, il più compiuto, il più chiaro e il più giusto
      (I) Ved. lib. III.
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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Quarto
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 313

   

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