La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
124 DISCORSO PRIMOle riordinò e stese in volgare. Altri danno questi onore a messer Rusliehelli uno de'sapienti e dei prigionieri pisani* Vent'anni dopo i Domenicani d'oltremonti non intendendo quello scritto, persuasero il dotto fra Pipino da Bologoa a recarlo in latino per uso delle loro missioni (l).
Alla posterità non pervenne il nome del capitano, nè la forza dello stuol genovese che nel secolo XIII fe'la scoperta dell'isole Canarie o Fortunate (2), più tardi attribuita a' Portoghesi. Per lo contrario la storia non ha dimenticato i nomi di Tedisio Doria e d'Ugolino Vivaldi, i quali affidandosi forse alla recente invenzione della bussola marina, determinarono l'anno 1291 di armar due galee, e oltre alle antiche colonne d'Ercole, oltre a'consueti gradi di longitudini cercar nuove terre e nuove colonieVeramente egli era prescritto che un Genovese fosse lo scopritore dell'Indie, ma non di quelle che si cercavano allora; nè cotal gloria era serbata al Doria e al Vivaldi, i quali dopo essersi abbandonati all' Oceano con due Francescani e un fratel di Ugolino, non furono veduti mai più.
Con tuttociò altri naviganti della Liguria tennero lo stesso cammino per li tempi appresso. Eil) Cuti fra Pipino stesso nel prologo alla sua versione: la quale autorità per ragion di tempo e per evidenza di circostanze diffinisce, a parer nostro, l'agitatissima quistion? se il Milione fosse scritto da prima in latino, in francete, o in volgare italiano.
(2; Petrarc De vita solitar. II. 6. 3. Patrum nostrum me-moriaj scriveva quel grande verso la metà del secolo XIV.
(3; Giustinian. III. Pctri Abani Conciliat. 67.
d
| |
Rusliehelli Vent Domenicani Pipino Bologoa Canarie Fortunate Portoghesi Tedisio Doria Ugolino Vivaldi Ercole Genovese Indie Doria Vivaldi Oceano Francescani Ugolino Liguria Cuti Pipino Milione Petrarc De Giustinian Abani Conciliat
|