La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
134 ANNOTAZIONIgrafo stesso ove si ragionò delle prime N.° LV, Io avrebbe allungato soverchiamente) e al comune degli uomini piace la brevità. Quindi h che ci riserbaramo a darne contezza in una separata annotazione.
La città di Genova, come dicemmo più volte, fu cinta di mura nei n5g. Il loro contorno seguitò l'andamento de'poggi più vicini al mare. Le strade interne venner fondate in parte sul lido, in parte sul monte, e in maggior numero negl'intervalli dell'una all'altra pendice. Si fecero strette, perchè lo spazio abitabile fra le rupi e il mare era angusto; e si fecer tortuose, o naturalmente se* guitando l'andamento de'fossatelli che vanno in mare, e la curva del porto, o ad arte ancora, per sottrarsi ai colpi diretti delle macchine da guerra. Leggesi nel libro de'giuri della Repubblica essersi aperta una strada con-ducente dal Rio*torbido presso l'Acquasola allo spedale di Santo Stefano, ed essere stato prescritto che fosse larga otto piedi, quando moli'altre non erano che quattro e anche tre. Pare che le più belle fossero; i.° la via situata fuori del porto e all' ampio mare esposta , fra l'antichissima chiesa delle Grazie e il vallone di Carignano ; a.0 quella tra Fossatello e le porte di Vaca, che nel quattrocento si nominava per antonomasia la Via Regia, certo men folta di edilìzi che oggi non è; e finalmente la terza in giro del porto sopra la piaggia sgombra di mura, ove si fabbricavano le navi; alla quale oggi costeggia un porticato coperto, niente elegante, ma comodissimo al traffico e a'tempi piovosi, dal borgo di Prè infino alla piazza del Molo, lunghezza eguale al lato interno del porto.
Come le strade, così le piazze erano anguste, il che dimostra al presente la piazza Serra tra San Matteo e San Lorenzo, il cui lato maggiore non è più lungo di passi Si distinguevano dall'altre quelle del Duomo, delle Vigne e di Banchi. Le popolari adunanze che si tenevano nelle due prime, ci fanno certi, eh' elle erano molto più vaste di oggidì; e da un'osservazione dell'annalista Giustiniani si raccoglie che la terza annoveravasi fra le maggiori piazze d'Italia. E in vero gli alti edilizi che la ristringono adesso, la vaga chiesa di San Pietro e la magnifica loggia de' mercanti furono lavori di secoli a noi vicini. Neid
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