La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
143 DISCORSO SECONDO ^Che difenderemo le persone e le robe vostre contro tutti e per tutto, in terra, in mare e sopra i fiumi.
Faremo guerra ai^nimici vostri, pace cogli amici.
Sarà libero e franco d'ogni gravezza ai vostri cittadini l'ingresso e il traffico nelle isole di Creti e di Malta, e in qualunque altro luogo ci avvenisse di aver dominio. Non porremo altrove divieto che in Malta sopra le merci, che un'antica consuetudine vuole a certi tempi vietate.
Doneremo annualmente al comun di Genova mille perperi, alla chiesa di SanJLorenzo un pallio, all'arcivescovo un altro.
Se ci verrà fatto di recuperare dai Veneziani l'isola di Creti daremo ai Genovesi ruga, chiesa, forno, fondaco, bagno e consolato con giurisdizione in tutta l'isola.
Qualora ci mantenghiamo in possesso di quella, comincieremo il terz'anno dell'occupazione a pagare la terza parte delle spese fatte dalla Repubblica per nostra cagione, e l'altre due ne'due anni seguenti. Le spese sono stabilite in 118,000 lire di Genovine.
Venendo a mancare senza legittimi eredi, legheremo alla Repubblica tutti i nostri dominii e possessi in Creti, riservandoci soltanto la disposizione dei beni mobili.
Pescatore era il sopranome del conte di Malta, e Grassi probabilmente il casato.
SARDEGNA — 1131.
lo Cornila, giudice di Arborea, dono al comuned
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