La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
157 DISCORSO SECONDO ^A denunziare la violazione e rottura di detta jace e patti, e le pene quivi apposte;
Item a licenziare dal detto regno tutti e singoli i Genovesi e distrittuali del comun di Genova;
E in somma a fare tutto ciò che potrebbono gli stessi signor doge, consiglio e comune di Genova.
Fatto in Genova nella sala superiore del palagio ducale i3y4 indiz. xi secondo il corso di Genova il dì io d'agosto. Seguono le debite formalità e sottoscrizioni, non che le lettere testimoniali dell'arcivescovo di Genova sopra le verità del detto instrumento. ' Nell'opera di Rymer, onde cavammo i transunti di sopra, non si trova le convenzione fatta da'suddetti ambasciadori; si trovano bensì due atti che la persuppongono; il primo è un ordine di Odoardo III a Guglielmo di Latymer castellano di Dover e custode de'cinque porli, a lasciar caricare liberamente e senz'alcuna gabella i beni e robe di due caracche genovesi predate da sudditi reali sopra mare, così quelle che fossero già ricuperate, come quelle che si ricuperassero per l'avvenire da Oberto Gentile e Raffo Griffotto ambasciadori del nobile principe doge di Genova. Quest'ordine è dato da Westminster all\ a3 di febbraio dell'anno i38o; ed è indirizzato da Riccardo II successor di Odoardo a Giovanna Moun signora di Dunster a effetto ch'ella faccia restituire le mercanzie di due Genovesi caricate a Genova sopra una nave catalana ch'era stata sequestrata nella cala di Dunster, ove una fortuna di mare l'aveva costretta ad approdare, quantunque diretta al porto della Schiusa in Fiandra.
d
| |
Genovesi Genova Genova Genova Genova Genova Rymer Odoardo III Guglielmo Latymer Dover Oberto Gentile Raffo Griffotto Genova Westminster Riccardo II Odoardo Giovanna Moun Dunster Genovesi Genova Dunster Schiusa Fiandra
|