La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
159 DISCORSO SECONDO ^della dogana, e Mohammad ibn Ali ibn Ibrahim cadi di Tunisi da una parte, e Opizio Adalardo q. Ottone legato e inviato del comune di Genova dall'altra. 11 re si chiamava Abu-Abd'Allah.
i.° L'antica amicizia č confermata. 2.0 La vendita dei milliaresi (0 e delle verghe d'oro e di argento resterā sottoposta al 5/ooo; l'altre cose pagheranno soltanto la metā. 3.° Questi diritti non avran luogo ne'contratti fra soli Genovesi o con altri cristiani, nč per noleggi, ancoraggi, vendita di navili a'Tunisini e loro amici, nč per merci nuovamente imbarcate senz'averle vendute, nč finalmente qualora l'intervento di un pubblico Turcimanno (2) assoggetti i contraenti al diritto della sensaria. 4.°I Turcimanni dovranno far tutti una cassa. 5.° lntroducendosi moneta dibassa le-a, sarā lecito all'uffizio della dogana tagliarla e isporre de'pezzi. 6.° Le persone e robe de'Genovesi naufragati in terra di Moadini saranno libere e salve. 7.0 I cristiani imbarcati sopra legni genovesi, purché di nazione amica a' Moadini, parteciperanno de'medesimi previlegi.
1287.
Comparve all'alta presenza del Califo Monstan-ser-billah Emir el-Mumenin Abu-hafs Omar che Dio protegga, Luca Pignoli genovese per parte
(1) I milliaresi di Tunisi e di Sicilia avevano a un di presto il peso de' zecchini, ed erano molto stimati per la bontā.
(2) Tergeman in arabos che vale interprete, ha qui senso di mezzano o sia sensale, da che i sensali dovevano fare da interpreti fra i contraenti di diverse favelle.
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