La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
160 DISCORSO SECONDO ^del signor Enrico Brusamano podestà del comune di Genova e de'signori capitani, anziani e consiglio del detto comune, domandando il rifacimento de'danni per cagioni di merci portate da'navi genovesi ne'porti dell'alta Presenza, vendute in dogana, e non pagate. La\domanda ebbe pieno successo 0).
TRIPOLI DI BARBARIA — 1216.
A dì dieci di giugno Abù-zakaria-yahia Emir d'Africa ( nome particolarmente attribuito alla provincia più vicina da ponente all'Egitto) concedè per un decennio a' Genovesi libero accesso in Tripoli e in tutto il regno sino a'confini del paese di Bucia (2), dentro i quali restava proibito di approdare, salvo i casi di procella, naufragio o necessità urgentissima di viveri o riparazioni. Fra i generi d'introduzione si nominarono specialmente l'oro e l'argento così monetato che in verghe; inoltre i vini, i liquori, i drappi di
(1) Questa malleveria tirila pubblica dogana ne' privati contratti usava ne'porti dell'Africa tino da' tempi de'Cartaginesi.
(2) Non sapremmo dire ci la voce Bucia, male scritta o mal Iella, si deliba intendere p, r Bu^ia provincia oggidì appartenente al regno d'Algeri, ovvero per Barca, vasto paese a Levante di Tripoli, ncll' interno del quale si fa coli'Egitto e coll'Africa meridionale un commercio che si è sempre celato agli Europei. E per meglio occultarlo crediam l'oro posto fra le merci da introdursi, non fra quelle da estrarsi ; quantunque gran polvere d'oro raccolto sulle sponde del Nigcr venga annualmente da Tomlxictu al l'V'/in e a Tripoli. Ved. il celebre viaggio del dottor Della Cella genovese da Tripoli di Barbaria alle frontiere dell'Egitto nel 1817, che ha eccitato una curiosità europea di nuove ricerche in que' paesi.
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