La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
171 DISCORSO SECONDO ^lemme e un'altra in Joppe (Giafa) conforme alla volontà tanto mia quanto degli stessi Genovesi; più la terza parte della città di Assur dentro le mura, e la terza parte ancora del suo distretto per quanto si stende una lega, compreso il casale ivi posto; e così nella città di Cesarea e in quella di Acarone sì dentro le mura che nel suo territorio per un'intera lega; più ancora trecento hisanzi l'anno in iscambio eie'casali vicini; più finalmente il terzo di ogni altra terra, che mediante il divino ajuto e la bravura di cinquanta o più Genovesi mi riuscirà d'acquistare per l'avvenire; e finalmente la terza parte ancora di Babilonia.(cioè del gran Cairo), con tre casali di loro scelta, se avverrà ch'io li pigli col loro ajuto. E a voi medesimi, o consoli del comune di Genova in vece e nome de'vostri cittadini, io giuro che nè io, nè verun'altra persona di mio consiglio vi torremo la vita o vi faremo schiavi
0 piglieremo qualche cosa del vostro. Nè voi,nè
1 Savonesi, nè quei di Noli, nè gli Albinganesi, nè la casa di Gandolfb Pisano figliuolo di Fop-pia non pagherete diritti in alcuna terra ch'io ho. o son per avere. E se per avventura alcuno de' vostri uomini o de'sudditi qui o altrove dove io comando, venga a morire, permetterò che si eseguisca conforme avrà disposto delle cose sue; e se taluno partirà di questa vita senza lasciar testamento, ogni sua roba verrà consegnata ai suoi compagni e cittadini. Che se taluna delle vostre galee si troverà faticar ne'miei mari per amor di Dio, io lascerò in suo potere tutto quanto avrà pigliato.
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