La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      DISCORSO SECONDO 175
      ramente in Tiro, fabbricare o ristorarvi chiesa, palazzo consolare, loggia, bagno e forno.
      Per lo valsente d'un bisanzio non pagheranno il dazio> se non mezzo carato. Sfrutteranno il terzo della catena, purché la metà della rendita serva a nettare il porto e a fabbricarvi un molo.
      Quattro cambiatori avran bottega in via dei Genovesi.
      Starà alla Repubblica fornirli di cantaro e di altri pesi e misure. Il console o podestà genovese avrà giurisdizione civile e criminale sopra i suoi cittadini; le sentenze di morte dovran tuttavia sottoporsi alla curia di Tiro.
      signoria di baruto o berito — 1221.
      Giovanni d'Ibelin signor di Berito concedè ai Genovési di non pagare dazio in quella città se non un quinto di dazio per giara d'olio, e un mezzo per mina di grano.. Rafferma nel 1223.
      1233.
      Il privilegio suddetto fu esteso a Giafa con esclusione dei Pisani, e confermato l'anno appresso.
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      tripoli di soria — 1101.
      Non si può dubitare che il vecchio Raimondo conte di Sant'Egidio e di Tolosa, occupata la contea di Tripoli, non vi accogliesse i Genovesi, come il principe Boemondo accolti gli aveva in Antiochia. Tuttavolta il documento dei privilegi lor conceduti si desidera ancora.
      d


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Quarto
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 313

   

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