La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
191 DISCORSO SECONDO^
chele Paleologo, raentr'egli poneva la mira a racquistare Costantinopoli. Fu riferita nel libro quarto sopra una copia che l'eruditissimo Du Fresne trovò ne'regii archivi di Francia portatavi al tempo del re Carlo VI. Il P. Semino la cavò dall'archivio di Genova. Noi ripeteremo soltanto alcune clausole appartenenti al commercio.
La navigazione del mar Nero sarà sempre aperta ai Genovesi, sempre interdetta agli altri popoli salvo ai Pisani, perchè son fedeli all'Imperio. All'entrata nelle terre imperiali, all'uscita di terra e di mare e nella loro dimora i Genovesi non pagheranno diritti personali o reali, eccetto il caso di contrattazioni colle amministrazioni imperiali, dove il dazio sarà il medesimo che fu convenuto al tempo dell'imperador Calojanni.
La somma importanza del primo articolo corre agli occhi di chicchessia. 11 secondo fa conoscere che gl'imperadori greci facevano il monopolio di parecchi capi di roba, com'è in uso ancora oggidì presso la maggior parte dei governi per lo sale, il tabacco e simili. Il terzo si riferisce alla convenzione poco nota dell'anno ii4a coli'imperador Calojanni o Giovanni il Bello, principe non men valoroso che buono.
Dopo la convenzione di Ninfeo e il pieno trionfo di Michele Paleologo i Genovesi mandarono podestà e consoli in tutti i porti e mercati dell' imperio di Costantinopoli, detto per brevità Romania. Pochi anni innanzi era avvenuta quella notabile mutazione del governo di Genova che
1275, a d\ 25 di ottobre.
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