La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUAJRTO 225
che ivi chiamasi Riva. Alcune addizioni vi ha per vettovaglie diverse, ma di poco momento. Nella Francia meridionale, cioè in Acquemorte, Nimes e Monpellieri danari tre per libbra e qualche tenue pedaggio. Nella Francia settentrionale e principalmente in Sciampagna non si suole vendere e comperare se non in tempo di fiere, perchè sono franche. Nessun forestiere più vi concorre che i Genovesi e i Fiorentini. La Fiandra ha pur le sue fiere; ma nel discaricare le navi si paga al porto delle Schiuse (Ecluse) o al Damo (argine) un tenue e vario diritto di tolonneo. In Anversa, Lovanio e in tutto il Brabante i privilegiati, come Alemanni, Inglesi e Genovesi, pagano giusta la varietà delle merci dalli due agli otto danari, e nove chi non ha privilegio. Genovesi, Catalani, Piacentini pagano in Siviglia di Spagna cinque per cento, i non privilegiati il doppio. Finalmente in Inghilterra non si fa distinzione tra forestieri; per Astrazione di lane due scellini il sacco oltre aa una ricognizione agli scrivani e ai visconti di Londra; per introduzione di sete un mezzo scellino per libbra; due scellini per drap* pi di scarlatto, e mezzo a proporzione per gli altri drappi. A ciò furono aggiunti tre soldi (pence) per lira secondo il valor della merce. Incompleta è questa tavola, ben lo veggiamo, ed è ristretta al secolo xiv; ma comunque ella sia, non senza fatica la ricavammo dalle convenzioni già riferite, e principalmente dalla Pratica della mercatura di Francesco Balducci Pegolotti viaggiatore fiorentino, e della dita de'Bardi fattore così diligente, che in Anversa trovandosi l'anno i3i3, serra, t. iv. 15
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