La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      DISCORSO QUAJRTO 233
      per avidi potenti, per forestieri invidiosi e per armamenti inutili al ben pubblico o fuor di tempo. Sotto tal punto di vista il banco di San Giorgio, facile istrumento di spese e di debiti vani, riuscė dannoso, come in certi periodi di malattie le medicine riescon veleni.
      Avvenne ancora, che le nazioni grandi e industriose cominciarono a risentirsi; e quella navigazione ch'esercitare lasciavano a'Genovesi, l'une contentandosi di vendere le materie gregge, l'altre i propri lavori, esse si diedero a incoraggiarla in casa loro con premii, e a privilegiarla con divieti.
      Un esempio di nazione industriosa dettero i Fiorentini, di grande gl'Inglesi. Avendo i primi acquistato nel i4o6 il dominio di Pisa, volsero i loro pensieri alle cose di mare; e poco di poi comperato Livorno, inviarono due oratori al sol-dano d'Egitto per ottenere in Alessandria i privilegi medesimi onde godevano Veneziani e Genovesi.
      Nelle istruzioni (0 dettate a dė i4 giugno del \Ją22 vien raccomandato di magnificare in tutti i luoghi sottoposti a Venezia la buona fratellanza, che avevano seco, e le amorevoli offerte di favorire l'impresa, all'opposto di non por piede nelle terre de'Genovesi. La qual differenza, se ben si mira alla naturai gelosia de'popoli commercianti, non poteva procedere d'altronde, se non che poco o niente portavano i Veneziani delle toscane manifatture in Levante, moltissimo e quasi tutto i Genovesi.
      (I) Della Decima, tom. II, 187.
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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Quarto
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 313

   

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