La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
236 DISCORSO QUARTOcaozie sopra galee o caracche di Genova. Nondimeno qualunque volta la Repubblica il richiede di salvicondotti per suoi ambasciadori, non sa ricusarli. La prima volta deputati gli vengono il venerabile padre Giovanni Boccanegra, vescovo di Ventimiglia, Adamo Oltramarino e Gianotto Lomellini; e nel medesimo anno un mercatante di cognome Tonso, otlien licenza, non ostante le ostilità, di approdare con ricco carico in Inghilterra.
Nel i4i6 il re deputa a trattare col doge di Genova una tregua, due vescovi, due nobili di spada e il celebre dottore Filippo Morgan.
Nel 141B il doge «nomina ambasciadori Raffaele degli Spinola è Opizzone da Fiesco; e finalmente nel 1421 Filippo vescovo di Vigornia, Giovanni Stafford custode del privato sigillo, e Guglielmo Alnewy regio segretario stabiliscono (I) con Raffaele suddetto, e Stefano Lomel-lini ambasciadori del doge Tommaso Fregoso la pace indicata nella nostra storia, ove si danno a'mercatanti d'ambe le parti, in caso di nuova rottura, otto mesi di tempo a ripararsi co'loro averi in luogo sicuro.
L'anno di questa pace solenne era il medesimo che nacque al re d'Inghilterra un figliuolo non men festeggiato a Parigi che a Londra (2) e in amendue città riputato il futuro erede delle due monarchie. Non passò più di un anno che
(1) Rymer, T. IV. P. IV, p. 8-12 ©ve sono per esteso l« facoltà date dal re d'Inghilterra e dal doge di Genova ai 'nr0 ambasciadori.
(2) Hume , voi. Ili, eh. XIX. . ..
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