La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      244 DISCORSO QUARTOstiere ma eccettuò le cinture di Genova ; favore probabilmente dovuto alla moda del tempo e alle rimostranze di un sesso che non ignora quanto un bel cinto ha grazia.
      Nel libro di Giovanni da lizzano si fa menzione de'filati di seta con oro e argento; e il medesimo loda i cordovani e l'altre pelli conce, tanto in città che nello stato.
      È generale abitudine in Genova e in tutti i paesi ove il territorio non basta alla popolazione, quando alcun'arte è in fiore, di applicarvisi tanti^ che non crescendo in proporzione le richieste, sono parecchi costretti a portarla altrove. Cosi addivenne in questo secolo a'fabbricatoriEenovesi della carta di lino. Troviamo infatti che
      uigi Sacco un di quel numero, andò a stabilirsi in Cuneo circa l'anno i465 e impetrò dal duca di Savoia la facoltà di porre in quella città e in tutto il Piemonte le sue cartiere. Parimente alquanti tessitori genovesi con fiorentini e greci posero a Torsi le prime manifatture di seta che si vedessero in Francia, largamente invitati dai re Lodovico XI e Carlo Vili.
      IX. Bombarde o cannoni.
      Gli artefici di bellici stromenti sostennero l'antica lor fama, applicandosi all'arte recente del fondere cannoni. Paolo Bosio n'ebbe tal rinomanza ver l'anno 1488, che fu chiamato dal vincitore de'Tartari Iwan Basiliovitch a Mosca, vi fuse fra gli altri un cannone per maraviglia
      (1> M. Cesar Moreau, Commerce dee soycc.
      d


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Quarto
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 313

   

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