La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUAJRTO 245
chiamato il Tsar Puska (1), e lo montò nella nuova cittadella del Kremlinò.
In questa tempo un'altra spezie di armajuoli, gli scudieri o scudai si erano tanto moltiplicati, che per distinguersi fra loro e allettar concorrenti, s'industriarono a far dipingere scudi, rotelle e brocchieri con diversi accessori*! indorati sopra le loro botteghe, poste nel lungo vicolo che oggi si chiama, in cambio di scuderia, scur-reria la vecchia. E dal conoscersi e contrattare insieme, avvenne che aggregarono all'arte i doratori, i battiloro e spezialmente i pittori. La qual cosa naturalmente ci scorge a dare alcun cenno dell'arti liberali, che dalle meccaniche hanno principio (2). '
X. Arti liberali.
Fra i dipinti di Genova antichissime sono una tavola dell'anno 1345 o poco appresso, rappresentante il doge Giovanni Morta in ragionamento coli'architetto e con due consiglieri sopra il modo migliore di promulgare il pubblico acquidotto; un'altra tavola colorita da Francesco di Oberto l'anno i368 ov'è la beata Vergine nel mezzo di san Giovanni e di san Domenico; una terza di Niccolò da Voltri per la chiesa delle Vigne l'anno i4oi intorno al mistero dell'Annunziazione,
(1) Cioè l'imperator dei cannoni. Karamsin, VI, 94.
(2) Chi vuol conoscere appieno la storia dell'arti liberali in Liguria legga il Sopranis, il Lanzi e il più volte citato P* Spotorno.
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