La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUAJRTO 247
fece la bella cassa di san Giovanni Battista, s'egli stesso non vi avesse scolpite queste parole:
Hoc opus factum fuit tempore priorat. DD.
Lazari de Vivaldi* rt Joannis de Passano
MCCCCXXXVII die XVIII mai, et Teramus Danielis Fabro fabricavit. (sic)
La materia è d'argento dorato; l'arte supera la materia e l'età. Le storie effigiate in rilievo ai quattro lati contengono gì' incliti fatti del precursore, e l'abbruciamelo del suo corpo. Entro vi riposano le santi ceneri.
Resta a parlare dell'architettura, cominciando dall'anno i355, in cui non ostante le disavventure che succederono alla morte del doge Morta, il prolungamento del pubblico acquidotlo fu recato a compimento fino a Trensasco, lo spazio di circa otto miglia, dove anticamente ne aveva cinque, ed ora ne ha sedici. Ventimila mezzarole di acqua ne scorrono ad ogni ora ne'tempi di mezzo fra Tumido troppo e l'asciutto.
La darsena fu molto curata nel quattrocento; due torri innalzate dalla parte meridionale, e la muraglia da tramontana condotta fin presso alle porte di Vaca, allargatane la bocca, accresciuta Ja profondità; ma ciò che più valse fu il ripulimento dell'interna sua parte indarno tentato una volta, e tuttavia necessario alla pubblica salute. Il quadro suddetto ne mostra il modo, e il sesto libro di questa storia lo accenna.
In Savona si fece l'ardito ponte di Zinola nel i434; al porto Maurizio nel 1402 il palazzo pretorio da Pier Sopranis vicario della Riviera occi»
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