La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO
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scamente introdotti la propria rovina^ supplica-rono alla Signoria, acciocché vietasse una novità '%t Dvere famiglie, e ottennerovo si trasferia Napoli, e Giovanni Bono a Milano. L'originale decreto a piè della supplica era stato Ietto pochi anni innanzi alle presenti osservazioni. Non sarà facile a condannarlo chi pon mente al paterno reggimento de'piccoli stati, ove gli uomini son riputati da più che le cose; ove la distanza degli ordini essendo minorata dall'uso, si conoscono i bisogni incessanti delle famiglie, e ove le benedizioni del popolo vanno più all'anima che non il plauso de'letterati.
Sarebbe tuttavia un errore a pensare, che il numero de'letterati fosse allora scarso in Genova; forse i nostri lettori, cui l'andremo indicando, lo stimeranno soprabondanle.
Bartolomeo Gentile Falamonica colpì di tal maraviglia i suoi coetanei abbracciando in un solo poema tutto il creato e quasi tutto lo scibile, che non mica ingegni volgari, ma un vescovo di Nebbio del quale or ora diremo, e un Oberto Foglietta scrittore elegantissimo del cinquecento l'antiposero all'Alighieri nella grandiosità del disegno, e al Petrarca l'assomigliarono nella soavità dello stile. Contento di pochi lettori egli scese al sepolcro senz'aver dato mai alla stampe i .suoi versi; i quali trascurati dagli eredi sparvero, finché l'età nostra ricercatrice instancabile di quanto è nascosto, credette averne trovate due copiegrazia; tanto che il Mora-
XIV. Poeti e filologi.
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