La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 260 *
nato lo chiamò sovente a consulto; e per onorarlo ancor dopo morte gli decretò sepoltura nella chiesa di Sant'Antonio di Padova in magnifica arca di marmo. Trassero le scuole d'Italia nuove opinioni da'suoi pareri, segnatamente da quello sopra i maschi discendenti per via di femmine che ritiene il suo nome. Veramente molti lo dicono Piacentino di patria; se non che Oberto Foglietta ne'suoi elogi, e Bartolomeo Paschetti nel suo dialogo lo affermano di Genova; e l'illustre cognome dimostra almeno ch'egli ne fu originario.
Nessuno contrasta la patria di un altro celebre giureconsulto detto nelle scuole di Furnio, benché il vero suo nome fosse Giacomo de'For-nari (2). Nacquè alla metà del secolo XV. Nel i5oa orò pe'suoi cittadini alla presenza di Lodovico XII re di Francia con indicibile applauso. Quanto in eloquenza e in legge, tanto valse nella greca poesia, avvenendogli non rare volte, secondo la frase di un testimonio di veduta, di comporre du-gento versi come se avesse recitato dugento A. ve Maria; e ci rimane la sua traduzione del salmo 118 in versi greci e latini, ognuno de'quali per imitar più d'appresso l'ebraico, comincia colla prima lettera dell'alfabeto.
Scrivere leggi è maggior opera che interpretarle. Di un ordine superiore a'semplici giuristi sono dunque i savi già nominati che estesero gli statuti marittimi di Gazaria e le costituzioni fondamentali di San Giorgio, siccome pur quelli che in un corpo raccolsero e a miglior forma ri-
(2) Michel Giustiniani, p. 276.
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