La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 261
dtissero gli statuti e le consuetudini criminali e civili introdotte nei secoli antecedenti. Gli uni fiorirono nel i4o3, gli altri nel i4i3; il nome di quelli non è a noi pervenuto, di questi il porremo qui appresso (0. E in generale la Repubblica non ebbe nel secolo XV uomini di merito grande, i quali non fossero dottori di legge. Yero è cbe la maggior parte dettero opera alla giurisprudenza e ambirono la laurea dottorale più per l'onore da ciò risultante e per farsene scala alla prima dignità dello stato, cbe per vero diletto o per professione. Un dottore era chiamato messere, e siccome il titolo di cavalieri latinamente milites, era ambito fin dai sovrani nel forte delle battaglie, così i periti in ambe le leggi, dopo le gare accademiche e la conquista del pacifico alloro, si intitolavano milites clerici o litterati; nè la cedevano punto ai guwreggiatori.
XVII. Eminenti e dotti ecclesiastici.
Come la nazion genovese aveva dato alla Chiesa nel secolo XIII due sommi pontefici, Innocenzo IV e Adriano V , così tre altri ne diede nel XV, Nicolò V, Sisto IV e Innocenzo Vili (2). Nicolò e Sisto, di oscure famiglie, riconobbero la loro esaltazione da uno studio profondo delle scienze ecclesiastiche, ne tennero cattedra, e ne acquistarono titolo di maestri. Ma l'opere loro non so-
ft) Ved. Annoi. I. (2) Ved. Annoi. II.
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Repubblica Chiesa Innocenzo IV Adriano V Nicolò V Sisto IV Innocenzo Vili Sisto Ved Ved
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