La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 268 *
ziani di Genova dell'anno 1466. Ne'libri della regina Cristina di Svezia s'annoverava altra ora* zione al pontefice Pio II3 e veramente il nostro manoscritto ne dà un cenno. Non che pubblico oratore e legato, Gotardo fu pur cancelliere dell' ufizio di Gazaria e di Cipri; per il che sottoscrisse, e secondo ogni probabilità distese egli stesso le istruzioni riferite nel secondo discorso Intorno a un trattato di pace col Soldano d'Egitto. Ora chiunque avrà il piacere di leggerle nell'originale testo latino, vi conoscerà un ordine, una chiarezza, e nonostante le indispensabili voci moderne, un sapor di lingua che mal si trova nelle scritture diplomatiche e contemporanee d'altre nazioni.
Della famiglia Senarega, semenzajo di letterati, Ambrogio fu il primo. La suddetta epistola è tutta in lodarlo qual egregio scienziato, ma non discende a'particolari* Il figlio rimastogli si chiamava Bartolomeo, scrittore di due commentarii storici, l'uno de'quali sembra perduto, l'altro si legge dopo gli Stella nella gran collezione degli italici storici; comincia al 1488, e giunge al i5i4* Il costume di Bartolomeo nello scrivere era curare le cose nel primo getto, e ripulir l'espressioni nel compimento. Alcune sono rimaste meno latine o per inavvertenza, o per una massima assai ragionevole di non dar vecchi nomi a cose nuove. Per alt^o le frasi son classiche, lo stile vibrato, e il colorito di tale che andava narrando ciò di che era gran parte; perocch'esso pure fu cancelliere di stato, e sostenne oltre a ciò diverse ambascerie.
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