La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      272 DISCORSO QUARTOQuanto oscuri i natali di Fazio, tanto chiari furono quelli di Battista Fregoso figlio e nipote di doge, e doge esso stesso..Ragionammo quanto basta di lui come uomo di stato alla fine della nostra storia; e vi notammo che presa la penna in vece della bacchetta ducale, scrisse a imitazione di Valerio Massimo libri nove de'fatti e dei detti memorabili. Opina un uomo dottissimo dei nostri giorni, ch'ei superasse molto il suo esemplare. La lingua adoperata da lui fu l'italiana, ma smarritone il testo, rimane soltanto una traduzione latina di Camillo Ghilini gentiluomo alessandrino, stampata in Parigi, in Basilea e in Anversa. Scrisse ancora in italiano la vita di Martino V sommo pontefice, e in latino un libro sopra le donne per dottrina cospicue.
      Da questo rapido abbozzo emergono due giusti pensieri; che la metropoli non solo, ma le terre minori del Genovesato seguitavano di pari passo i progressi dell'altre parti d'Italia nella letteratura; e che nelF eleggere a cariche principali della Repubblica, si dava la maggioranza agli uomini dotti.
      Superiore al catalogo degli scrittori saria quelf lo de' Genovesi altamente impiegati in terra e in mare da'governi stranieri, se tutti volessimo annoverarli. Ma riuscirebbe cosa infinita; oltreché importa fermar questa massima, che chi serve con lode il proprio paese, poggia sicuro all'immortalità, mentre la maggior parte di quelli che servono l'altrui, cadono presto o tardi in obblio.
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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Quarto
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 313

   

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