La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 274 *
speranze del principe Enrico, e con quanto favore dovesse egli accogliere un prode navigatore genovese. Di fatti creò Àntoniotto suo scudiere, e l'anno medesimo gli diede una caravella a guidare. I Portoghesi non avevano oltrepassato di lunga le foci del fiume Senegal, ma Àntoniotto passò il Capo Verde e scopri il fiume di Gainbia (*) ove i naturali dicevano trovarsi sabbia d'oro e grana di paradiso, ch'é una specie di pepe lungo. Voleva entrar nella foce, quando un nembo di saette vibrate dai pescatori il respinse. Più fortuna ebbe sessanta miglia in là; dove un ricco Nero gli diede zibeto, papagalli, denti di elefante, e trenta schiavi in pagameuto di poche merci europee. Diedegli anche una guida per visitar dentro terra il re stesso di Cambia. Correva il mese di luglio, pur le campagne eran bellissime, l'aere sano e temperato, i giorni e le notti, tranne una mezz'ora, uguali. £u bene accolto; ma l'opinione che ai Bianchi nuocesse il vitto dei Neri, lo stimolò a partirsene. 11 re accompagnò seco un segretario deputato a far lega col Portagallo. Poco dopo aver dato la vela, Àntoniotto s'avvenne in un altra caravella guidata da Francesco Diaz portoghese, e da Luigi Cadamosto veneziano, rifece cammino con loro, ma niente valse; perchè gli Jalofi, popoli alla destra sponda del Gambia, es-
fl) L'annotatore della Geografia moderna di Pinckerlon, t. V, p. 2:>6 anticipa d'anni dicce il viaggio di Antonio., e forse ha ragione; ma certo non l'ha in attribuire al Noli il fatto dell'Usodimare, ingannato dall' identità de' prenomi. Ti-raboschij VII, 20'hd
| |
Enrico Portoghesi Senegal Capo Verde Gainbia Nero Cambia Bianchi Neri Portagallo Francesco Diaz Luigi Cadamosto Jalofi Gambia Geografia Pinckerlon Antonio Noli Usodimare Enrico
|
