La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 278 *
presa, ma forse non impossibile, cbe sbigottì inque1 tempi, e stimola oggi il britannico ardire(1).
I Portoghesi avevano lungamente cercato di giugnervi, circuendo le coste dell'Africa: ma con tutto il coraggio e l'industria de'lor nazionali e degli stranieri il secolo XV era vicino a spirare senza il bramato fine. E già cominciando a disputarsi della possibilità, sostenne l'affermativa un genovese per nome Giorgio lnteriano (2), uom saggio, piacevole, amator delle lettere, peritissimo in geografia, e ricercatore instancabile di lontani paesi, d'onde fu il primo a trasportare il platano in Venezia, e a far conoscere i costumi dei Zichi e Circassi. Al parere di Giorgio aderì Antonio Ferrari, fisico sopra i suoi tempi illuminato (3), che ebbe occasione di ragionare con un ambasciadore di Portogallo in Napoli; onde può dirsi a ragione che l'opinione di due Italiani prevenne, e forse stimolò la spedizione del gran portoghese Vasco di Gama, il quale trovò finalmente nel dì 16 di novembre i497> mediante il capo meridionale dell1 Africa, la via marittima dell' Asia.
XXI. Cristoforo Colombo.
Per non separare due vite egualmente gloriose, abbiam differito a mentovare una scoperta più importante cbe il Capo di Buona Speranza. Cre-devasi dagli antichi filosofi che la terra abitabileH) Giuslin., A miai. VI. 278. Famiglie nobili L. C.
(2) La famiglia lutcriani era pur detta Italiani. Ramus. II, I9G.
(3) Anton. Ferrar, vulgo Galatei de situ element. 1558.
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