La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 279 *
avesse due emisferi. Un sacerdote egiziano narrò a Solone di strane novelle intorno a un'Atlantide, isola inghiottita dall'Oceano, quantunque maggior dell'Asia e dell'Africa insieme. Platone ne parla in un celebre dialogo detto il Timeo. Aristotile e Teofrasto deplorano la crudeltà del senato cartaginese, il quale fece morire ver l'anno 356 di Roma gli scopritori di un'isola deserta fra r Occidente e il Mezzodì. La quistion degli antipodi che destò a sospetto gravissimi teologi, supponeva la possibilità di simile scoperta; e sembra che Seneca illuminato da poetico raggio la prevedesse ove cantò:
Tempo alfine verrà, che l'Oceano Sciolga i legami delle cose, e tutta Quanta è la terra a noi si mostri, e Tifi Nuov'orbe scopra, nè ultima sia Tuie (1).
Vollero alcuni che il Tifi preconizzato fosse Ma-docprincipe del paese di Galles, il quale nell'anno il70 o 1190 scoprì, dopo alquante settimane di viaggio, un paese a ponente dell'Inghilterra. Altri ne diedero il vanto a Niccolò Zen vene-neziano scopritore dell'isola di Frislandia e del-l'Estotilandia nell'anno i38o (2) se fede si presta alla relazione di un suo discendente dugent'anni appresso, quantunque di simili isole non fossero trovate mai più. Altri mettono in campo nell'anno i4$3 (3) un certo Beheim di Norimberga, cui lo storico Herrera credè portoghese. E potè facil-
(1) In Medea — Ognun sa che TiG era il nocchiere della nave degli Argonauti.
(2) Tirab., voi. V, lib. I, 421.
(3) Mur. dipi. Gesch. dei. Hillcrs Martin Beheim Xur., 1778.
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