La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 281
ogni cuor generoso. Cristoforo dunque o non trattò mai lane, o in tenera età lasciotle per imbarcarsi. Udite le grandi speranze ch'ei dava di sè, il padre ch'era venuto nella sua professione a non mediocre agiatezza (I), gli fece impararcirimi elementi delle Ietterete mandollo, sostenendo alcun poco i suoi viaggi, a Pavia per ìstu-diarvi le matematiche che insegnavano, cosa a quei tempi rarissima, tre professori. Bartolomeo e forse anche Diego fecero i medesimi o consimili stu-dii. Queste magnanime spese furono senza dubbio cagione che la famiglia rimpoverisse, e alienati i suoi beni in Genova n' andasse a Savona. Disgiunto Cristoforo da'suoi genitori, ma sempre memore di loro, trovò grata accoglienza presso a due rinomati capitani del luogo ai Cogoleto fra Genova e Savona, dello stesso cognome Colombo; e fors'anche parenti. Sotto a tal disciplina servi nella squadra ausiliaria del duc^ d'Angiò, ottennevi il comando di una galea, ajutò a predare due navi spagnuole (2)e quattro venete, e a più riprese percorse quella gran zona di mare che Fa gomito al capo San Vincenzo, stendendosi da levante fino alla costa asiatica, e da ponente e tramontana fino all'Islanda. Dalla pratica non disgiungeva lo studio, nè dalla dimestichezza colla gente di mare la conversazione ed il carteggio con gli uomini dotti; laonde grand'uomo diven-
(1) Pervenne in man nostra un lacero istrnmento dell'anno 1439 a' dì 28 di giugno, da cui risulla che Domenico Colombo comperò una casa da Giorgio Conti, curatore d'Ignazio Doria. Era inoltre livellano d'altra casa in via Molcento.
(2) In prodromo Codici» Juris Gent. diplomai.., n. 17.
| |
Ietterete Pavia Diego Genova Savona Cristoforo Cogoleto Genova Savona Colombo Angiò San Vincenzo Islanda Pervenne Domenico Colombo Giorgio Conti Ignazio Doria Molcento Codici Gent Bartolomeo
|