La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 283 *
Agli undici di ottobre verso la mezza notte si travide un lume lontano. Drizzaronsi a quello le prore, il vento spirò favorevole, e la seguente mattina Cristoforo col vessillo della Croce in mano sbarcò nella prima isola del promesso emisfero. I marinari pentiti d'averlo trattato dianzi da impostore, lo acclamano qual uom prodigioso; gl'isolani attoniti lo credono un Dio. In questo primo viaggio egli discopre oltre all' isola di San Salvadore, quella della Concezione, la Fernandina, l'Isabella, la Giovanna o Cuba, e la più grande di tutte San Domingo o sia laSpagnuola, dettaHayty dai naturali.
Un secondo viaggio dà a conoscere la Domini-ca, Mariagalante, la Guadalupa, sanguinosa dimora de'Caraibi, Santa Maria Rotonda, San Gio. Batt. e la Giamaica; un terzo l'isola della Trinità con altre minori; il golfo diParia, e ciò cbe infino allora sembrava occultarsi, la terraferma del nuovo mondo. Da questa spedizione l'uom grande ritorna non in trionfo, ma in catene; è riconosciuto innocente, ma non restituito all'antico favore. Parte la quarta volta, e predicendo un ec-clissi lunare disarma un popolo d'Indiani. Pronostica a'suoi persecutori soprastante procella, cbe ad onta del generoso suo cuor discreduta, gli assorbe nel ihare co'loro tesori. I frutti principali dell'ultimo suo viaggio furono l'isola della Martinica, e il ricco paese di Veragua in terraferma. Viaggio non v'ebbe, non circostanza in cui non adoperasse viva penetrazione, segacità imperturbabile, perizia consumata, coraggio a tutte prove, severità a dolcezza frammista, umanità con chi cbe sia, fedeltà inalterabile verso i sovrani,
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