La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 286 *
donava, Andrea si sottrasse all'odioso spettacolo, dandosi a visitare i santi luoghi della Palestina. Que'frati che sotto l'imperio de'Turchi guardavano il santo Sepolcro, lo armarono cavaliere con un cingolo militare rimasto tre notti sopra il pio monumento. Avendo consumati quasi due anni in tal viaggio, Andrea trovò una gran mutazione nelle cose d'Italia; il re Carlo in Francia tornato, Ferdinando in Napoli, e parte del regno racqui-stata da' suoi, parte ritenuta ancor da'Francesi. Giovanni della Rovere prefetto di Roma e genero del duca d'Urbino era in lega con questi. Onde la patria comune e le ricevute accoglienze persuasero Andrea, libero da ogni legame con Ferdinando, a tener quella parte che Giovanni teneva. La difesa di Rocca-Guglielma contro tutte le forze di Gonsalvo, sopranominato il Gran Capitano, costrinse lo stesso nimico a lodarlo. 11 prefetto poi lo condusse al soldo de'Fiorentini, e a morire vicino, il lasciò colla sua donna tutore di Francesco Maria suo figliuolo,cui l'educazione favorita dall'indole buona rendè al suo tempo rinomatissimo fra i capitani d'Italia.
Morirono intanto Carlo Vili in Francia, e Alessandro VI in Roma; al primo de'quali succedè Lodovico XII, e all'altro dopo un pontificato di ventidue giorni, Giulio II già cardinale di sanPie-trp in Vincula e fratello del prefetto di Roma.
Penne della nostra migliori descrissero, come il re Lodovico s'insignorì di Milano, di Napoli e di Genova ancora. Pentiti di avergliene agevolata la strada, il papa e Ferdinando re d'Aragona, detto poscia il Cattolico, si collegarono insiemed
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