La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 287 *
e venne lor fatto nel i5ia di cacciare da Genova i Francesi, ponendovi con libere leggi il doge Janus Fregoso.Era già un tempo che Andrea bra* mava occasione di commutare la milizia di terra con la marittima, persuaso dalla propria sperien-za che passata era l'auge de'condottieri delle compagnie; perchè a quanta grandezza eran saliti costoro, finché la sorte d'Italia si decideva da'nazionali governi, tanto avevano scapitato in riputazione da poi che l'italiche cose si combattevano tra Francia ed Aragona. Or dove riuscisse a un navigante di sollevarsi sopra la piccola condizion di corsaro, procacciandosi in mare quel seguito che i condottieri avevano già ottenuto in terra, chi sa che la novità della cosa,l'ajuto della Provvidenza piamente invocata, e il piccol valore d^llo forze marittime oltramontane, non producessero simili esempi? Cosi fatti pensieri sarebbero stati arditi in un giovane; ma come chiamarli in un uomo di 47 anni? Sentivasi Andrea superiore alle regole generali; e però tornando alla patria, volontario si arrolò in un drappello di giovanotti animosi, i quali sopra un sol galeone inlerporsi dovevano fra la rócca del capo del Faro, e una nave francese venuta a soccorrerla. Percosso da una scheggia di legno e tramortito in coverta, non prima rinvenne che intese gridare a' suoi compagni, vittoria; e come ne risanò, Ottaviano Fregoso successore di Janus, gli diede il comando di quattro galee destinate a proteggere il commercio. Presso di un decennio ei ritenne quel grado, nel quale, a confusione dei pratici, a dispetto dell'età inoltrata,tal maestria acquistò,ched
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