La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUARTO 299
parte degli uffizii e luoghi pii, con pubblica autorità stabiliti.
Il ducato di Antoniotto Adorno, principe più -vago di vasti progetti che di solidi acquisti, generò quattro prestanze, compere o scritte ascendenti a 78000 fiorini d'oro, e il violento governo del maresciallo Bucicaldo accrebbe talmente le pubbliche spese, le compere e le tasse sugli oggetti ancor più minuti, che fu per seguirne un funestissimo fallimento. Ma il consiglio di un qualche savio, chiunque egli fosse, e il susseguente decreto del 1407 che riferimmo nel sesto libro, allontanarono quel gran male. Come i naviganti inseguiti da vele ostili, o bersagliati dalla procella, allo scuoprire un porto amico, cominciano a sperare salvezza e risentono in sè quelle forze che stimavano perdute , così i creditori della Repubblica, dall'infimo al maggiore, salutarono lieti e fiduciosi il giorno che diede l'essere a San Giorgio. E l'effetto corrispose al-l'espettazione, perchè in men di due anni le vecchie compere rappresentate da'loro consoli e procuratori, si sciolsero; e le loro disperse e arretrate scritture messe a giorno, liquidate, e il dare dall'avere sottrattone, come torrenti che il loto loro deposto, si uniscono in limpido acquidoso, vennero insieme a formare la grande e intemerata scrittura di San Giorgio. Alla quale fu dato questo nuov'ordine. Otto cartulari si assegnarono uno per uno agli otto quartieri della citta, il primo segnato C. vale a dire Castello, il secondo P. L. Piazza lunga, il terzo M. Macagna-na, il quarto S. L. San Lorenzo, il quinto P.Por-
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Antoniotto Adorno Bucicaldo Repubblica San Giorgio San Giorgio Castello Piazza Macagna-na San Lorenzo Por-
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