La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
300 / DISCORSO QUINTOta, il sesto S. Susiglia, il settimo P. N. Porta nuova, e l'ottavo B. Borgo. Ogni creditore o luoga-lario abitante in Genova fu nell'uno o nell'altro de'cartulari descritto secondo il quartiere di sua abitazione, rimanendone libera l'elezione a'fore-stieri. Gli stessi quartieri si suddivisero negli alberghi de'nobili e nelle contrade de'popolari, di modo chp ogni albergo,ogni contrada ebbe il suo conto particolare. Ciò fatto, trovossi che i luoghi consolidali in San Giorgio sommavano a 476706, più 45 lire, o centesimi di un luogo, 9 soldi e 5 danari. In questo numero non erano inchiuse quattro compere che in derisione di lor piccolezza, poco più di mille luoghi fra tutte, il volgo soleva chiamar comperelte. Quanto men ragguardevoli, tanto più ostinati i loro amministratori, piegarsi non vollero alla consolidazione; e non si ¦fece loro violenza.
Da tempo immemorabile, tutte le gabelle si davano in appalto per cinque anni, sulla credenza che il pubblico interesse meglio si curi, quando è congiunto al particolare. Adunque quante gabelle secondo i precedenti appalli si richiedevano all'annuale provento di otlo lire per luogo,tante il governo ne assegnò a San Giorgio, una lira in conto di spese e fondo comune, e l'altre a vantaggio de' luogatari, i quali vennero però a riscuotere il sette a centinajo. Il che non era eccessivo, se si considera che il minimo frutto del danaro in Europa era allora, il dieci; ma pochi se ne contentavano; onde gli Ebrei ch'esigevano il venti, erano invitati con privilegi in varie città dentro terra, strozzate da'feneratori nazionali.
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