La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
302 / DISCORSO QUINTOtrio di ciascun luogatario 1' aspettare dopo il quarto anno il pagamento del suo credito in moneta sonante, il girarlo in testa e credito d'altri o anche obbligarlo a favore degl'impiegati e de'gabellieri, le cui sicurtà dovevano farsi in lire di paghe ad effetto di sostenerne il pregio. Chiunque vi ripensi un poco, comprenderà di leggieri le cause e gli effetti di queste complicate operazioni; ma noi ci asterremo da esporli tanto più volentieri, che nel secolo decimosettimo, abolita ogni distinzione di alberghi e contrade, tutti i cartulari si aprirono a tutti indistintamente, e alle lire di paghe si sostituirono con generale fiducia i biglietti di cartulario, cioè polizzine di carta soda, contenenti in totalità o in parte la quantità dovuta da San Giorgio, il nome, il cognome e padre del creditore, e la sottoscrizion del notaio. Maggiori cautele non usarono, perchè il biglietto quasi mai non usciva fuori stalo, e perchè la chimica e la mala fede, due cose peraltro disparatissime, non avevano ancor progredito quanto al dì d'oggi. Legge sacra ella era, che niun biglietto entrasse in circolazione senza l'equivalente danaro in cassa, e che ognuno di essi non fosse sì tosto presentato al tesoriere, che cambialo a contanti. Capace di qualunque somma, si poteva custodire, dare, cambiare, vendere e donare con tutta facilità; onde in tempi tranquilli aveva qualche aggio. Era un gran che, possedere migliaja di lire in un cencio.
Una cassa sempre pronta a'pagamenti era attissima a cambiar monete e tenerne banco. Ottenne dunque San Giorgio una simile facoltà. I profittid
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San Giorgio San Giorgio
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