La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
DISCORSO QUINTO 303
n'erano grandi a cagione delle zecche e monete innumerabili tanto d'Europa ched'Affrica e d'Asia; oltreché provvide leggi non permettevano a tutti di tenerne banco, com'oggi sarebbe il far da sensale oda cambista. Per la qual cosa, lasciando a'pubblici atti l'originario nome di compere, invalse il costume di nominare il banco di San Giorgio, e banca ancora; da che i francesi idiotismi ebbero inondato non che la comune favella, i dialetti altresì dell'Italia.
Le operazioni bancarie non amano lo strepito forense e le cure del pubblico palagio; laonde gli amministratori di San Giorgio se ne allontanane no, e posero lor residenza in una magnifica casa riguardante l'interna curva del porto. Dal che si comprende per quale ragione essi amarono meglio che banco adoperare quest'altra denominazione, Casa di San Giorgio, prendendola in senso morale collettivo a un dipresso come, per valerci di uno splendido paragone, le adunanze dei Pari e de'Comuni della Gran Bretagna si dicono in inglese case.
Nel vasto locale di San Giorgio si destinarono le stanze più appartate e sicure alla custodia del danaro che per mezzo delle gabelle, del banco o in altra guisa si riscuoteva, fl nome di sacristie sotto il quale si dinotarono, vivamente esprimeva la cura e religione con che si dovevano da ogni violenza o fraude salvare, come se contenessero cose sacre. 11 che fu eseguito con tanta probità e costanza, che molti vi lasciavano spontaneamente i proventi non necessari all'uso lor cotidiano; e molti ancora vi allogavano i frutti della propriabyl
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