La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      304 / DISCORSO QUINTOindustria e parsimonia. Non sarà sfuggito di men--te a'nostri lettori un ragionamento tenuto nel Consiglio generale della Repubblica quarantotto anni dopo l'istituzione di San Giorgio, ove l'oratore magnificava davanti a persone che avrebbero potuto contradirgli se avesse esagerato, la copia de'capitali ivi riposti con piena fiducia da'forestieri non meno che da'cittadini.
      La lealtà è cosa indivisibile; e chi la possiede è incapace di eccezioni e di preferenze. Quindi i luoghi delle compere erano amministrati con la stessa coscienza che i depositi, e però si tenevano in credito non ostante le pubbliche calamità del secolo XV, la perdita delle colonie orientali, le incessabili discordie e i mal variati governi che diminuivano, com'è manifesto, l'introito delle gabelle, le offerte degli appaltatori, e per necessaria conseguenza i proventi.
      A sostenere il credito e valore de'luoghi conferì grandemente il gran numero de'moltiplici, efletto pur questo e argomento della general confidenza. I moltiplici propriamente detti si appellavano in senso figurato colonne. Non erano altro che disposizioni fra vivi o per testamento, in vigor delle quali i proventi di un certo numero di luoghi dichiarati per lungo tempo inalienabili, servivano al solo fine di comperare altri luoghi in credito e testa del medesimo colonnante, finché saiiti al numero stabilito da quello, potessero iusta l'espressa disposizione soccorrere poveri e iscendenti, dotare fanciulle, sopprimere o alleggerire imposte; accrescere pubbliche rendite, ? non di rado fondare maioraschi, fedecommissid


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Quarto
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 313

   

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Consiglio Repubblica San Giorgio